I fondi fotografici e patrimonioI fondi custoditi al FAST sono:FONDO FERRETTO Al Fondo Ferretto appartengono le più antiche tra le fotografie conservate al FAST: quelle di Giuseppe Ferretto il capostipite della dinastia risalgono agli anni Settanta dell'Ottocento e quindi documentano anche le varie tecniche, oltre alle tipologie figurative dei primi decenni dall'invenzione della fotografia. Il figlio Giovanni è l'autore di belle immagini di Treviso a cavallo tra '800 e '900. Circa 100 documenti: positivi e negativi su lastra.
FONDO SERAFIN E' una serie di fotografie scattate dal conservatore della Gipsoteca canoviana di Possagno, Stefano Serafin, e dal figlio Siro nell'autunno del 1917 dopo il bombardamento austriaco sulla zona per documentare i gravissimi danni subiti dalle sculture del Canova . Circa 60 negativi su lastra.
ARCHIVI DI STUDI FOTOGRAFICI LOCALI Il FAST conserva oltre all'archivio del fotografo Bepi Fini, archivi di altri studi fotografici locali che hanno cessato l'attività: di particolare interesse l'archivio commerciale di un fotografo-editore di cartoline, Beppino Gnocato. Le fotografie risalgono agli anni Quaranta-Sessanta del novecento, riguardano il Triveneto e documentano la trasformazione del territorio verificatasi nel dopoguerra. Circa 20.000 matrici fotografiche e cartoline.
IL FONDO MAZZOTTI Al Fondo Mazzotti appartengono fotografie di vari autori , oltre che dello stesso Giuseppe Mazzotti, a sua volta fotografo di notevole e specifica sensibilità, specialmente nel paesaggio e nell'architettura. Giuseppe Mazzotti fu giornalista, scrittore, alpinista e fotografo, e tra i suoi grandi meriti nel campo della promozione e valorizzazione del territorio veneto c'è la campagna da lui fatta a partire dagli anni cinquanta per il recupero delle ville venete in degrado. Tra gli Autori presenti nel Fondo Mazzotti: Guido Rey, Vittorio Sella, gli Alinari, Anderson, Giulio Dall'Armi, Bruno Stefani, Mario Pedrotti, Paolo Monti, Giuseppe Bruno, Fulvio Roiter, Pepi Merisio, Elio Ciol, Attilio Brisighelli, Silvio Maria Buiatti, Arno Hammacher, Gianni Berengo Gardin, ecc. Vi troviamo immagini di alpinismo, artigianato, folklore, paesaggio e ville venete di tutto l'arco del novecento. Circa 130.000 oggetti (positivi, negativi, diapositive).
FONDO NASCIMBEN Aldo Nascimben famoso come fotografo di cinema ha lasciato al FAST il suo archivio privato costituito da delicate immagini agresti, da foto della città di Treviso nel periodo che va dagli anni trenta alla seconda guerra mondiale e dei luoghi del mondo che percorse nel periodo in cui collaborò con Folco Quilici alla realizzazione di filmati memorabili. Circa 5000 oggetti (negativi e diapositive).
FONDO COLETTI Luigi Coletti è stato uno storico dell'arte, critico e docente universitario. Nel corso della sua attività professionale e di studio, raccolse una quantità rilevante di fotografie, relative a monumenti architettonici e opere artistiche di varie epoche e settori della storia dell'Arte, e sono oggi custodite al FAST. Circa 16.000 fotografie.
FONDO RICCATI Fu costituito a partire dal 1911 e incrementato via via fino agli anni trenta del novecento con finalità di supporto didattico all'insegnamento dai docenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Jacopo Riccati " di Treviso. Le immagini riguardano quindi varie materie di insegnamento: storia, storia dell'arte, geografia scienze: di particolare interesse quelle relative alla prima guerra mondiale, alle opere del regime fascista, alle colonie italiane in Africa. Circa 4000 diapositive.
FONDO PROVERA Il Fondo Provera è una donazione recente: è l'archivio privato di una importante e facoltosa famiglia senza più eredi. Vi troviamo un considerevole numero di ritratti fatti da fotografi famosi a livello nazionale: Sommariva, Ganzini, Brogi, Pignat; e poi istantanee dei loro viaggi, interessanti quelli nei possedimenti coloniali in Africa a fine degli anni trenta e quelli più recenti in famose località di villeggiatura. Circa 1000 fotografie.
FONDO BORLUI E' una piccola parte dell'enorme archivio personale di un fotografo veneziano, Luigi Bortoluzzi "Borlui", che fu fotocronista del quotidiano "Il Gazzettino" per un lunghissimo periodo; in questa veste ritrasse i più svariati avvenimenti e personaggi e un po' tutto il territorio veneto: numerose sono le foto aeree. Circa 1000 fotografie.
FONDO FRASSETTO Il fondo fotografico di Orio (Onorato) Frassetto, fotografo trevigiano, si è aggiunto nel 2011 ai fondi del FAST con una accordo di deposito decennale (2011-2021). E' composto da ritratti, immagini storiche relative al territorio, di fotografie pubblicitarie per conto di aziende e industrie della Marca Trevigiana. Circa 100.000 fotografie.
FONDO FAVARO Il Fondo Fotografico di Adriano Favaro, già fondatore e direttore per tanti anni del FAST-Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso, si è aggiunto recentemente al grande patrimonio di fotografie ed attrezzature del nostro archivio trevigiano. Adriano Favaro iniziò ad avviare l’attività di quello che era l’iniziale archivio fotografico della Provincia già nel 1989, con l’acquisizione dell’archivio del vecchio fotografo Giuseppe Fini: spinto dalla passione per la fotografia storica cominciò nei primi anni ’80 a girare per i mercatini veneti di robe vecchie allora ai primi passi, sempre alla ricerca di foto interessanti. Si imbattè così in albums straordinari, come ad esempio l’album “Il Battaglione Studenti Universitari di Medicina A Padova” (1916-1917), l’album di Mariano Fortuny in viaggio per la Spagna, ed altri materiali che oggi fanno parte della raccolta. Poi vennero macchine fotografiche d’epoca, obiettivi, dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, cianotipi, streoscopie ed altri oggetti storici tra cui la “famosa” valigia dei fratelli Domenico ed Agostino Springolo, il pittore, contenente materiali e lastre autocromiche, le uniche foto a colori di Treviso all’inizio del novecento. Belle le lastre fotografiche del fotografo Donda, triestino e corrispondente del Piccolo all’inizio del novecento fino agli anni ’40. Si tratta nell’insieme di circa 10.000 unità tra stampe d’epoca, positivi, negativi su pellicola e lastra di vetro, comprese le tante foto utilizzate in oltre trent’anni di attività di storico e pubblicista.
I restanti fondi custoditi al FAST sono:
Fondo Marino circa 300 foto relative al territorio di Vittorio Veneto dagli anni '20 agli anni '60 del novecento
Fondo Bragaggia, Fondo Paggiaro, Fondo Munari e Fondo Pivato raccolgono la produzione degli omonimi studi fotografici di Treviso e Pieve di Soligo in totale circa 100.000 documenti fotografici.
Fondo Perusini circa 500 immagini di paesaggi, di ambienti naturali e del mondo giovanile degli ultimi 20 anni.
Fondo Automobile Club Treviso circa 3000 foto di cerimonie e avvenimenti sportivi che si sono svolti nella provincia a partire dagli anni '20.
Fondo Comisso circa 100 fotografie che ritraggono lo scrittore nelle due case che abitò a Treviso, nella campagna prima, e poi in centro città, in compagnia della madre, di amici, nello svago e nel lavoro.
Fondo Mario Albanese Circa 300 fotografie delle manifestazioni locali di piazza, studentesche sindacali e politiche, di fine anni sessanta-primi anni settanta e di vita sociale in un quartiere di periferia della città di Treviso.
I FONDI DIGITALI Al patrimonio di immagini dei fondi fotografici custoditi si aggiunge un numero considerevole (circa 15.000) di files di fotografie date da privati e varie associazioni al FAST per l'utenza, che sono state digitalizzate e rese ai proprietari. Un considerevole apporto in questo senso è stato dato da alcune Proloco del territorio - Postioma , Valmareno, San Pietro di Feletto, dai comuni alluvionati dallo straripamento del Piave nel 1966 - che hanno promosso campagne di raccolta di fotografie che si sono rivelate di straordinario interesse per la documentazione di usi, costumi e episodi del passato. Di grande interesse per gli storici l'archivio privato del Generale Pietro Badoglio, consistente in circa 500 immagini che riguardano la famiglia e la carriera politico-militare del generale. Inoltre, di grande importanza per gli studiosi d'arte risulta essere il "Fondo fotografico Ferdinando e Bruna Forlati", composto da circa 10.000 immagini, oggi custodito allo I.U.A.V. - Archivio Progetti di Venezia. Ferdinando Forlati e la moglie Bruna Tamaro sono state personalità di grande rilievo nel panorama della Storia dell'Arte, avendo ricoperto anche la carica di Sovrintendenti. Nel corso della loro attività professionale e di studio, i coniugi Forlati raccolsero una quantità rilevante di fotografie di monumenti architettonici e di opere d'arte, riguardanti in gran parte l'ambito territoriale nel quale hanno esercitato la loro professione: Tre Venezie, Istria, Dalmazia.
Il FAST conserva anche attrezzature fotografiche e arredi di studi fotografici e dispone di una piccola biblioteca specializzata consultabile su richiesta. |
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