Il tipo di sviluppo economico proprio di talune comunità venete all'estero appare per certi aspetti simile a quello manifestatosi nella nostra regione nel secondo dopoguerra: alta capacità di lavoro e di risparmio, solidarietà comunitaria, duttilità professionale, imprenditoria diffusa.
Non è azzardato ipotizzare che le analogie riscontrate non siano casuali, ma che possano invece trovare spiegazione nella comune cultura contadina, nei valori e nelle esperienze di vita storicamente condivisi sia da chi è rimasto sia da chi è partito.
Mezzadri e piccoli fittavoli ottocenteschi, per quanto miserabili, erano pur sempre piccoli imprenditori, abituati ad assumere iniziative, a prendersi responsabilità, a confrontarsi con il mercato: una scuola di vita che ha dato frutti copiosi anche all'estero, con una miriade di imprenditori di origine veneta sparsi nei cinque continenti e dei quali, in questa sede, ci limitiamo a fornire qualche immagine esemplificativa scelta in maniera del tutto casuale, senza alcun criterio di rappresentatività o di rilevanza.