Mostra fotografica "ANTONIO CANOVA - L'ARTE VIOLATA NELLA GRANDE GUERRA"

 
 
2015 - Mostra fotografica "ANTONIO CANOVA - L'ARTE VIOLATA NELLA GRANDE GUERRA"

Catalogo della mostra fotografica "ANTONIO CANOVA - L'ARTE VIOLATA NELLA GRANDE GUERRA"

 

La mostra è rimasta aperta al pubblico dal 25 luglio 2015 al 12 giugno 2016 nella sede della Gipsoteca - Museo Canova in Via Antonio Canova, 74 a Possagno (TV).

 

 

 

Nel novembre del 1917 un proiettile sfonda parzialmente il tetto della Gipsoteca di Possagno. La granata colpisce l’ala Lazzari, la lunga galleria dove sono allineate le opere di maggiori dimensioni di Antonio Canova, abbatte parte del solaio e si frammenta in migliaia di schegge mutilando e frantumando i gessi. Questa “arte ferita”, in parte esibita e in parte raccolta nei depositi della Gipsoteca, unitamente alla documentazione fotografica realizzata nei giorni successivi all’evento bellico dai conservatori della Gipsoteca di quel periodo: Stefano e Siro Serafin, i cui negativi in vetro sono conservati presso il FAST – il Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso, si è rivelata nel tempo una testimonianza di straordinaria intensità ed efficacia, tanto da conferire alla «bellezza violata» di queste opere e alle immagini del martirio subito il valore di denuncia non solamente dell’orrore della Grande Guerra ma delle guerre.

 

A quasi un secolo da questo tragico evento il FAST si è fatto promotore e coordinatore del progetto “ANTONIO CANOVA: L'ARTE VIOLATA NELLA GRANDE GUERRA", in collaborazione con la Regione del Veneto, la Fondazione Canova, la Fondazione Mostra Internazionale dell'illustrazione per l'infanzia Stepan Zavrel di Sarmede, il Comune di Sarmede, il Consorzio di Promozione Turistica MarcaTreviso, e altri enti ed associazioni del territorio veneto.

Questa mostra, allestita nella Gipsoteca di Possagno, vuole valorizzare i beni fotografici del FAST e le opere del grande Antonio Canova “ferite” durante il bombardamento e attualmente in possesso della Fondazione Canova. L’allestimento proporrà i frammenti più significativi delle sculture danneggiate che verranno ambientati in accordo con le immagini fotografiche.

Il progetto prevede anche l’esecuzione e la presentazione al pubblico di una ricostruzione parziale effettuata con tecnologie digitali di stampa 3d della famosa Ebe, la coppiera degli dei, uno tra i soggetti più cari al grande scultore. Nella letteratura classica la Ebe è il simbolo della giovinezza, il suo busto squarciato ed il suo volto scarnificato a causa del bombardamento, sono la rappresentazione di ciò che è accaduto alla “meglio gioventù” europea mandata a morire in quel terribile conflitto per puri egoismi nazionalistici ed economici. La rinascita 100 anni dopo, delle parti mancanti dell'opera attraverso le nuove tecnologie che saranno esposte a ciò che resta del corpo straziato appare una giusta mediazione tra il messaggio etico della memoria ed il valore estetico ristabilito dell'opera d'arte.

L'allestimento di questa mostra è completato da una rilettura fotografica dei gessi mutilati di Canova in chiave contemporanea da parte di due fotografi: Guido Guidi e Gian Luca Eulisse. Essi ci propongono una serie di immagini che, come afferma Alberto Prandi, “tornano a far parlare i corpi che pur se corpi rappresentati, così offesi e menomati, ancora oggi non sanno tacere, testimoni senza tempo della più tragica e ingiustificabile dell'esperienze umane, la guerra. Nelle nuove immagini fotografiche sia che i gessi canoviani siano racchiusi nell'immobile universo miniaturizzato di Guido Guidi, sia che lievitino immateriali nelle impalpabili atmosfere luminose di Gian Luca Eulisse, rimangono icona insuperata della tragica violazione dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sull'arte”.

L’incontro tra la storica documentazione fotografica e le innovative applicazioni della fotografia digitale fanno da sottofondo alla narrazione della vicenda e alla sua risonanza attuale. La mostra è curata dal prof. Alberto Prandi per gli aspetti relativi alla fotografia e dal prof. Mario Guderzo per la parte relativa alle opere del Canova esposte, in collaborazione con il prof. Giancarlo Cunial che ha curato l'introduzione storica. La dott.ssa Cinzia Zanardo, che ha collaborato alla scrittura del progetto, sarà protagonista di alcuni Reading in Gipsoteca a Possagno durante i mesi di apertura della mostra, basati sul ricordo toccante di quei giorni di guerra di sua nonna Elisa, allora una bambina di 14 anni.


Questa iniziativa è stata promossa e realizzata grazie all'incontro tra diverse istituzioni pubbliche e private del territorio veneto:

- il Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso, che ha predisposto e coordinato il progetto, uno dei più importanti archivi fotografici del Veneto, depositario della memoria fotografica del territorio trevigiano, punto di riferimento per tutti i comuni trevigiani nell'ambito della fotografia storica e contemporanea;

- la Regione del Veneto - Dipartimento Beni Culturali, che ha sostenuto e contribuito in modo determinante alla sua realizzazione;

- la Fondazione Antonio Canova di Possagno, custode delle opere del sommo maestro;

- la Fondazione Stepan Zavrel con la Mostra Internazionale dell'illustrazione per l'Infanzia di Sarmede che conserva nel suo museo le opere del famoso artista boemo;

- il Comune di Sarmede;

- il Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso;

- La Società Uno Cad di Vicenza che si è occupata del delicato compito della ricostruzione della Ebe;

- I sostenitori privati che hanno creduto nel valore del progetto: la Società Sinergie spa Gruppo Hera e il Consorzio Prosecco Doc di Treviso.



Questa iniziativa rientrava nel programma ufficiale per le Commemorazioni del Centenario della Prima Guerra mondiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.

 

 

Il catalogo della mostra, pubblicato da Silvana Editoriale S.p.A., è reperibile presso l'editore oppure su store editoriali online con il codice ISBN 9788836631957

 

 

 

 

 

 
 

Treviso, 25 luglio 2015