Archeologia industriale nel trevigiano

 
 
ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE NEL TREVIGIANO

La Provincia di Treviso interviene con questa iniziativa su un tema di grande interesse che a mia memoria non era mai stato affrontato prima da una pubblica amministrazione nel territorio trevigiano.
Negli ultimi anni questa amministrazione, attraverso gli interventi e gli Studi del Settore Beni Ambientali e Territoriali, ha posto l'attenzione sui siti di Archeologia Industriale, realizzandone una mappatura che pur non essendo ancora dei tutto definitiva, può dare fin d'ora la possibilità agli studiosi di farsi una chiara idea della quantità e della rilevanza dei siti industriali d'epoca. Oggi l'Archivio Fotografico Storico della Provincia ha avviato una campagna di recupero dei documenti fotografici relativi alle vecchie fabbriche: era indispensabile intervenire prima che tutto andasse disperso.
Moltissimi proprietari di industrie e collezionisti hanno raccolto l'appello per una salvaguardia di questi documenti.
Proprio le vecchie foto, che testimoniano la vita in fabbrica e l'evolversi della tecnologia nei processi produttivi, stanno divenendo in questi anni strumenti insostituibili per studiare questa materia. Nell'arco di un secolo il rapido evolversi della società ha reso sorpassati i modi di produzione: oggi a noi spetta la difficile operazione culturale di tutelare le strutture e le testimonianze della cultura imprenditoriale e del sapere operaio che furono alla base dei grande balzo in avanti dell'economia e dell'industria.
Gli edifici di un certo interesse per l'archeologia industriale nella Marca sono numerosi: basti citare la filanda Motta di Mogliano, la filanda di Collalto a Susegana, il canapificio di Crocetta, la fonderia di Santa Maria del Rovere, il molino Mandelli alla Fiera, le fornaci da calce (calchere) come quelle di Spresiano, Crocetta e l'antica fornace degli Appiani, o l'altra altrettanto importante dei Guerra-Gregorj che produsse laterizi e ceramiche.
Edifici ricchi di storia, come quest'ultima fornace, ad esempio, che ebbe origine nel primo '800: qui venne costruito uno dei primi forni Hoffmann e di qui uscirono i mattoni impiegati per ricostruire il campanile di San Marco, dopo il suo crollo, e anche i mattoni con i quali si edificarono gran parte dei campanili dei trevigiano e veneziano.
Oggi forse è tardi, ma dobbiamo ugualmente intervenire al più presto per salvare, ove possibile, gli edifici e le immagini dell'archeologia industriaIe.
>Ubaldo Fanton, Assessore alla Cultura Provincia di Treviso

E' con particolare entusiasmo e vivo interesse che l'Amministrazione Comunale di Villorba, congiuntamente alla Provincia di Treviso, ha dato vita a questa iniziativa sul tema dell'Archeologia Industriale.
Villorba ha visto insediati, nel suo territorio numerosissimi opifici, trasformatisi nel corso dell'Ottocento in industrie di rilievo anche nazionale, come la Cartiera Marsoni ed altre. Pertanto ancora numerosi ed evidenti, nel nostro territorio, i segni lasciati da questa intensa attività industriale: la Cartiera Marsoni anzitutto, insediamento produttivo da oltre trecento anni, la Cartiera Brunelli a Fontane, il Pastificio Bettiol, la Fornace di Lancenigo ecc.
Negli ultimi decenni tale vocazione produttiva si è ulteriormente consolidata, dando vita ad una dinamica e capillare diffusione di attività e di servizi. L'idea di realizzare un convegno e una mostra su un tema di così ampio interesse è nata ed è maturata proprio qui a Villorba, dalla consapevolezza che la realtà produttiva, sia di ieri che di oggi, non può prescindere da un corretto impatto ambientale, né da una sua funzione socio-culturale.
Per queste ragioni siamo convinti che sia necessario porsi il problema di una equilibrata transizione delle aree industriali al momento della loro disimissione, senza cancellarne del tutto la memoria nel territorio.
Per Villorba, oggi, la ciminiera della Cartiera Marsoni è un simbolo del lavoro, la radice di una diffusa ricchezza, un elemento importante della storia stessa del paese.
Abbiamo avuto modo di constatare quanto sia radicata nella gente di Villorba la storia e la presenza di questa industria, soprattutto in occasione dei recenti incontri con gli ex operai che ci hanno dato lo stimolo per realizzare il convegno e la mostra fotografica. Da tali incontri è emerso uno spaccato della storia villorbese, quella più vera e autentica, ma soprattutto il legame affettivo che unisce gli ex operai e le loro famiglie con una fabbrica che li ha riscattati dalla miseria che opprimeva questa nostra zona nel dopoguerra, evitando loro l'emigrazione e il conseguente sradicamento sociale.
Quale il mio auspicio? Che in futuro, quando si porrà il problema di un riammodernamento di certe parti di questa industria, si abbia la sensibilità e la cultura di mantenerne i tratti significativi nella loro genuinità.
Giovanni Fontana, Assessore alla Cultura Comune di Villorba

IL FONDO FOTOGRAFICO SULL'ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE DELL'ARCHIVIO FOTOGRAFICO STORICO
La risposta da parte di ex-proprietari, collezionisti, utenti alla nostra richiesta di collaborazione per la costituzione di un Fondo Fotografico sull'Archeologia Industriale ci ha piacevolmente sorpreso: quasi un migliaio di foto sono state infatti inoltrate alla riproduzione fotografica e digitale per il successivo inserimento nella banca immagini dell'Archivio Fotografico Storico.
Inizia ora una parte non meno difficile nel lavoro di catalogazione delle immagini che ci sono pervenute: spesso rimangono infatti ancora da completare i campi-scheda, un lavoro per il quale ci attendiamo la collaborazione delle tante persone che gentilmente ci hanno concesso il materiale fotografico.
L'interesse suscitato dall'iniziativa negli studenti universitari, storici, architetti è stato notevole e sono immediatamente giunte numerose le richieste di consultazione dei Fondo in costituzione. Ovviamente il Fondo Fotografico così com'è attualmente non può considerarsi completo, mancando alla sua completezza immagini di numerosi edifici di Archeologia Industriale pur presenti in passato o ancora oggi nel territorio: si procederà dunque anche in futuro a una sua implementazione .
L'Archivio Fotografico Storico è al servizio degli studiosi: da essi ci si attende ovviarnente collaborazione e attenzioni per un arricchimento e catalogazione dettagliata di questo nuovo Fondo Fotografico
Importante si è rivelata poi l'iniziativa di collaborazione con il Comune di Villorba per la raccolta di immagini sulla Cartiera Marsoni, edificio attualmente in funzione con settori modernissimi, a fianco dei quali tuttavia permangono edifici e attrezzature obsolete, relative a procedimenti industriali non più attivi, di notevole interesse per l'Archeologia Industriale.
Nell'ambito di questa collaborazione è stato possibile raccogliere le preziose testimonianze degli anziani operai che hanno documentato l'attività della Cartiera Marsoni dagli anni '20 agli anni '60: testimonianze che hanno reso vive e parlanti le foto d'epoca di questa fabbrica.
L'operazione Archeologia Industriale è solo una delle iniziative che l'Archivio ha intenzione di avviare nel territorio: in futuro l'attenzione si sposterà anche su temi diversi, come ad esempio le immagini inerenti i momenti dell'arte e dello spettacolo, sul teatro, sulla musica e su tutti quei momenti "effimeri" nei quali musica, gestualità e scenografia si fondono in sintesi spesso irripetibili.
La dispersione dei documenti fotografici dei momenti dell'arte e dello spettacolo nel Veneto è una realtà: li troviamo confinati, spesso, nelle raccolte privatissime del tal collezionista, artista, compagnia o, nel migliore dei casi, fotografo.
Adriano Favaro, Direttore del F.A.S.T.

 
 

Treviso, non specificata


 

indice delle mostre del FAST


 
 
Fotografi pittorialisti nei fondi del FAST

Fotografi pittorialisti nei fondi del FAST

Fotografi pittorialisti nei fondi del FAST

FAST - Via Marchesan, 11/A - TREVISO

 
Ettore Bragaggia - Fotografo a Treviso

Ettore Bragaggia - Fotografo a Treviso

Ettore Bragaggia - Fotografo a Treviso

FAST - Foto Archivio Storico Trevigiano

Via Marchesan 11/A - Treviso

 
La Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza nel Trevigiano

La Seconda Guerra Mondiale e la Resistenza nel Trevigiano

 La mostra è stata realizzata dalla Provincia di Treviso tramite il FAST
(Archivio Fotografico Storico della Provincia)
e in collaborazione con l'ISTRESCO
(Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea della Marca Trevigiana).
La mostra è composta da 76 pannelli,
con oltre 200 foto di grande valore documentario e testi didascalici.

 
Il Trevigiano tra le due Guerre

Il Trevigiano tra le due Guerre

 La mostra storico-fotografica su La Marca trevigiana fra le due Guerre segue temporalmente quelle dedicate all’emigrazione e alla Grande Guerra. Tutte assieme rientrano in un progetto articolato, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Treviso, volto ad aprire il dibattito sulla storia contemporanea della nostra Comunità, utile a comprenderne l’attuale identità plurima e plurivoca.

 
Fotografare la Grande Guerra

Fotografare la Grande Guerra

 La mostra, basata quasi esclusivamente sull’esposizione di stampe fotografiche originali dell’epoca, negativi su lastra di vetro, lastre stereografiche positive, ugualmente su vetro, attrezzature fotografiche originali, tra cui una rara camera oscura portatile, ha la dichiarata finalità di far conoscere il patrimonio di fotografie e attrezzature presenti nei fondi fotografici trevigiani e del Veneto risalenti all’epoca del conflitto mondiale, in particolare alla luce del recente incarico affidato dalla Regione al FAST al fine di salvaguardare e catalogare le fotografie relative alla Grande Guerra (il FAST ne custodisce 1200) e presenti nelle province di Treviso, Belluno, Vicenza.

 
L'emigrazione Trevigiana e Veneta nel Mondo

L'emigrazione Trevigiana e Veneta nel Mondo

  in collaborazione con
Regione del Veneto
Comune di Vittorio Veneto
Comune di Treviso

e con
ISTRESCO - Treviso
Provveditorato agli Studi di Treviso
ADREV - Venezia
Trevisani nel Mondo - Treviso

 
Il Trevigiano nella Grande Guerra

Il Trevigiano nella Grande Guerra

Per una memoria storica della grande guerra.

 

Una mostra fotografica eccezionale, scevra di richiami retorici, senza dubbio di grande valore educativo.
Palazzo dei Trecento -  Treviso

Novembre 1998