IL LAVORO NEI SERVIZI

IL LAVORO NEI SERVIZI
Bortolo e Angelo Panizzon davanti al loro negozio Germania, 1909. La Valigia, Vicenza.
 

Non tutti gli emigranti veneti erano contadini; d'altronde, anche quelli che, nei documenti ufficiali, figuravano registrati come 'villici' in realtà erano spesso soggetti occupati solo saltuariamente nell'agricoltura e che per vivere, si industriavano come potevano, svolgendo nel corso della loro esistenza le più svariate mansioni: manovali, barbieri, osti, tessitori, sarti, venditori ambulanti, fabbricanti di zoccoli, muratori, boscaioli, fabbri.
Denominati, a seconda delle zone, 'repetini', 'bisnenti', 'casonanti', 'opare', questi Veneti seppero sfruttare abilmente, anche in terra d'emigrazione, la loro duttilità professionale. Troviamo così, sparsi per il mondo - come documentano queste foto - negozianti, osti, camerieri, barbieri, trasportatori e tante altre figure di piccoli lavoratori autonomi.
Alcuni hanno fatto fortuna, altri si sono limitati a gestire dignitosamente le proprie botteghe; come del resto è capitato anche a coloro che sono rimasti in patria.