ATTIVITA' AGRICOLE TRADIZIONALI

ATTIVITA' AGRICOLE TRADIZIONALI
a famiglia Boff mostra orgogliosa i prodotti coltivati nelle fertili terre brasiliane. Caxias do Sul, fine Ottocento. La Valigia, Vicenza.
 

Anche se la realtà dell'America non era certo quella della mitica "terra di cuccagna", tuttavia parecchi furono i contadini che riuscirono a concretizzare l'aspirazione a non dover più dipendere dai paroni. La conquista della proprietà agricola si rivelò più agevole per coloro che, giunti in Brasile prima della definitiva abolizione della schiavitù, non incapparono nella dura esperienza di lavoro salariato nelle fazendas. Scriveva un emigrato vicentino nel 1884: 'Caro padre, dovresti vedere che bella colonia ho comprato. Chi l'avesse con tutte le cose che contiene, da noi sarebbe considerato un riccone. Aspetto con ansia che mi raggiunga tutta la famiglia perchè là eravamo servi e qui siamo signori'.
A cavallo dei due secoli, non erano pochi gli emigrati veneti che potevano esibire un'azienda come quella della foto qui pubblicata, eloquente compendio delle tradizioni agricole della pedemontana veneta trapiantate a migliaia di chilometri di distanza.
Tra le varie coltivazioni praticate dai nostri coloni nel sud est del Brasile e in Argentina, notevole importanza assunse la coltivazione della vite, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche sul piano culturale e simbolico: al termine dell'annata agricola, il rito collettivo della vendemmia e della pigiatura costituiva un'occasione importante per rafforzare la coesione e l'identità del gruppo degli immigrati.