LA FRONTIERA

LA FRONTIERA
Gruppo di trentini in Brasile: "Ritorno da una battuta. Trofei e prigionieri" (1883). P. Brunello, Pionieri. Gli italiani in Brasile e il mito della frontiera, Roma 1994.
 

Che in taluni casi i miti e religiosi coloni veneti, assegnatari di lotti nelle foreste del Rio Grande do Sul, siano stati coinvolti, come i tedeschi che li avevano preceduti, in scontri, a volte cruenti, con gli indios, è una memoria rimossa o che, per lo meno, si è tentato di minimizzare. Eppure il fenomeno, anche se relativo a tempi e a situazioni circoscritte, è documentato.
I gruppi di indios Shoklèng, denominati in modo spregiativo "Bulgari" - termine che in Europa associava al significato originario di eretico anche quello di essere amorale - dovettero abbandonare le loro terre, ritirandosi in riserve predisposte dallo stato, dalle quali finirono poi per essere definitivamente estromessi. Spesso infatti le compagnie di colonizzazione, che avevano avuto in concessione quelle terre, assoldavano vere e proprie bande di cacciatori, come quella del feroce Martin Brugheiro, che distrusse interi villaggi.
Si tratta di eventi che ci restituiscono, nella sua complessità e drammaticità, la prima fase dell' insediamento di colonie agricole nelle foreste sudamericane e che pongono in primo piano il problema dei costi umani che spesso accompagnano i fenomeni migratori.